Giusti Eventi Comunicazione

Freedhome

Il primo negozio dedicato ai prodotti dell’economia carceraria: un luogo straordinario dove le eccellenze prodotte dai detenuti al lavoro nelle carceri trovano spazio e valore, grazie all’impegno di numerose imprese e cooperative sociali. Ogni realtà porta nel mondo del carcere valore, professionalità e lavoro vero e ne fa uscire prodotti artigianali e alimentari di alta qualità. Mille idee, un solo principio: il carcere al lavoro dà solo buoni frutti.

L’interpretazione grafica di un logo di una rete che al suo interno ha già presenti tutti i marchi dei singoli enti.
Un nome, un marchio, che nasce da tutte le realtà coinvolte nel progetto e “ritorna a loro” per una comunicazione coordinata all’interno di un unico spazio.
Un logo che attraverso forme geometriche può essere uno e tutti.
La forza della semplicità di linee parallele e perpendicolari che si adattano per creare lettere, iniziali, simboli, riconducendosi iconicamente alle pareti di una stanza, a quelle pareti delle stanze del carcere dove alloggiano i detenuti coinvolti nei percorsi di riabilitazione attraverso il lavoro all’interno degli istituti penitenziari italiani.
Un progetto di comunicazione nato per la rete nazionale che ha visto la sua prima uscita in un concept store in via Milano 2 a Torino, aperto nell’ottobre 2016.
La co-progettazione dello spazio interno del locale aveva l’obiettivo di creare un luogo dove spaziare immaginariamente dalla Valle d’Aosta alla Sicilia alla ricerca di prodotti e manufatti artigianali esclusivamente creati in carcere.
Durante un lungo rapporto di collaborazione e consulenza, ci occupiamo della comunicazione online e offline, dei materiali istituzionali e della creazione di campagne di comunicazione specifiche e campagne di sensibilizzazione, del sito web e di una prima gestione dei profili social, con un lento accompagnamento ad una gestione autonoma.

“Oggi in Italia 1.000 detenuti su 50 mila impiegano il proprio tempo lavorando in carcere per un’impresa e portano avanti ogni giorno progetti in ambiti diversi: alimentare, artigiano, tessile, manifatturiero. Queste attività sono strumenti attivi d’integrazione, per questo è stato creato un negozio che dia piena espressione a questo valore, facilitando la commercializzazione dei prodotti made in carcere dopo diverse esperienze temporanee e la partecipazione a fiere ed eventi di settore”.

“È un laboratorio di idee, ed è la dimostrazione che quanto dice la legge 354 del 1975, e cioè che il lavoro nelle carceri è uno dei fattori fondamentali per la riabilitazione dei detenuti, sia la verità. Siamo convinti che nei penitenziari esista un grande potenziale ancora da scoprire: le storie delle esperienze di economia carceraria, delle persone che coinvolgono, delle speranze che racchiudono. Ma soprattutto, delle certezze che sanno esprimere”